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Dotata di una potente voce rauca, dal timbro particolarmente riconoscibile, Bonnie Tyler comincia la sua carriera verso la metà degli anni settanta, colpendo il pubblico con la sua voce potente, stridula, rauca e graffiante, riscuotendo un discreto primo successo nel 1975, col singolo My My Honeycomb, cui segue, nel 1976, Lost in France. Dopo aver raggiunto la Top 10 con quest'ultimo brano, la Tyler pubblica il suo primo album nel 1977, intitolato The World Starts Tonight. Il long playing non ottiene che un modesto, contenuto successo, che non impedisce però alla cantante di partire per una lunga tournée, con cui attraversa l'Europa continentale. Dall'LP viene tratto anche un ulteriore 45 giri, More Than a Lover, che entra nella Top 30 britannica. Nel 1977, alla Tyler vengono disgnosticati dei noduli alle corde vocali, ad uno stadio così avanzato da rendere necessaria un'operazione immediata, che la costrinse a non potere nemmeno parlare per sei settimane. Un giorno, durante la convalescenza, accidentalmente lanciò un grido, che aggiunse al suo timbro vocale il distintivo tono rauco. Inizialmente, si pensò che questo significasse la fine della sua carriera di cantante. Invece, cosa che sorprese lei per prima, il singolo successivo la rese una star di fama internazionale: intitolato "It's a Heartache", il pezzo raggiunse il Numero 3 nella classifica USA, diventando una hit mondiale, raggiungendo il Numero 1 in Francia e in Australia, il Numero 2 in Germania e il Numero 4 nel Regno Unito. L'album Natural Force venne ripubblicato per il mercato statunitense, con il nuovo titolo It's a Heartache (come il singolo).
Nonostante la Tyler non riscosse molti altri successi in questo periodo, ottenne comunque una hit minore con Married Men che, nel 1979, entrò nel Top 40 nella madrepatria, colonna sonora del film quasi omonimo, intitolato "The World is Full of Married Men", tratto dal romanzo della popolare scrittrice britannica Jackie Collins. Bonnie fece uscire i 33 giri Diamond Cut (1979) e Goodbye to the Island (1981), ma nessuno dei due ottenne grandi riscontri, né in Gran Bretagna né negli Stati Uniti, anche se la traccia intitolata Sitting on the Edge of the Ocean, contenuta sull'album Goodbye to the Island vinse lo Yamaha World Song Festival svoltosi a Tokyo nel 1979. All'inizio degli anni 80, incaricherà il produttore dei Meat Loaf, Jim Steinman, di scrivere le sue canzoni, e i brani Total Eclipse of the Heart e Faster Than the Speed of Night, cantati in coppia con lo stesso Steinman, conquisteranno le platee di tutto il mondo, vendendo milioni di dischi. Anche Holding Out for a Hero, scritta per la colonna sonora del film "Footloose" sarà un grande successo.
Sarà quest'ultima che andremo ad ascoltare...

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